“Storia e Territorio
di Cisterna di Latina”

Il primo, collocato nella zona di Doganella di Ninfa;
Il secondo, nella zona denominata Colle della Villa;
L’ultimo, ma il più importante per estensione , nella zona di Valle Abate, ai confini di Lanuvio e Velletri.
Quest’ultimo terreno, riveste particolare importanza anche da un punto di vista “storico”. Siamo infatti in presenza di una azienda che ha dato vita a due frazioni, due nuclei abitati all’interno del territorio comunale, molto importante per la storia e territorio di Cisterna di Latina, queste due frazioni sono denominate “Le Castella” e “17 Rubbie”.
Tali frazioni, nascono da contadini, prima con l’assegnazione, ai braccianti impiegati in azienda, di mezzo ettaro di terreno per i bisogni della famiglia (Le Castella), poi (17 Rubbie) attraverso l’affrancazione dei contratti di enfiteusi dell’estensione di 17 rubbi di terra (il rubbio è un’antica unità di misura di superficie agraria, pari a 184,8 acri).

Proprio intorno questo importante luogo di ristoro, segnato nelle antiche mappe come “terme”, sorse un fiorente centro abitato, citato da Cicerone che vi soggiornò spesso citandolo in 3 lettere scritte nel 61 e 59 a.C. e, in cui, anche San Paolo, secondo gli Atti degli Apostoli, durante il viaggio da Tarso a Roma, soggiornò per una notte incontrando i cristiani romani venutigli incontro. Forse proprio per questo fu eletta sede episcopale già nella prima età cristiana. La posizione di Tres Tabernae è segnalata sulla Tabula Peutingeriana.
La Tavola Peutingeriana o Tabula Peutingeriana è una copia del XII–XIII secolo di un’antica carta romana che mostra le vie militari dell’Impero romano.
All’interno del territorio di Cisterna di Latina si estende, su circa 8 ettari, il Giardino di Ninfa, splendido giardino all’inglese realizzato nel 1921 da Gelasio Caetani. L’oasi è stata dichiarata Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000 al fine di tutelare il giardino storico di fama internazionale, l’habitat costituito dal fiume Ninfa, il lago da esso formato e le meravigliose aree circostanti che costituiscono la naturale cornice protettiva dell’intero complesso. All’interno del giardino di Ninfa si incontrano varietà di magnolie decidue, betulle, iris palustri e una sensazionale varietà di aceri giapponesi, inoltre a primavera i ciliegi e meli ornamentali fioriscono in maniera spettacolare. Molte varietà di rose rampicanti sono sostenute dalle rovine ed estendono i lunghi rami vigorosi sugli alberi. Le rose arbustive bordano il fiume, i ruscelli, i sentieri o formano aiuole.


